CHE FINE FARANNO I CAMIONISTI?

 

Valorizzare la professione del camionista. Ma come?

Probabilmente ci trasformeremo. Oggi, ogni autista può guidare un solo camion, domani ne potrà controllare chissà quanti da remoto. Potrà gestire il carico, le 

consegne, l’incrociarsi delle comunicazioni e delle fatturazioni, standosene seduto a casa. «Tanti camion? Ma per portare che?», chiedono i padroncini che riescono a

fatica a tenersi i clienti che hanno. Ecco, il problema è qui: i clienti ci sono, perché il mercato ha sempre più bisogno di trasporti, ma bisogna andarseli

prendere, dimostrando competenza e affidabilità. E soprattutto bisognerà trasformarsi da autisti in imprenditori. Proprio per questo, diventa importante fin da oggi

valorizzare questa professione.

Camion che sembrano astronavi

Qualcuno ricorda come lavorava il nonno che i trasporti li faceva con un carretto. Rispetto a quel carretto, i camion di oggi sono astronavi che può guidare

solo un  ecnico. E il lavoro che svolgono quei camion è infinitamente più complicato da gestire rispetto a ciò che si faceva in passato. E questo vuol dire solo che

siamo  già professionisti evoluti. Basta solo rendersene conto. E tenersi pronti a questa successiva trasformazione. Certo, per gli imprenditori-autisti di domani si 

perderà il piacere di annusare la propria libertà partendo ogni notte per una nuova avventura, ma ci saranno altre opportunità come veder crescere i propri figli o 

passare qualche ora in più in famiglia. È il rovescio della medaglia e non è detto che sia proprio male.

 

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